Sesso Alieno

Edizioni ES, 1998
Sesso? Grazie sì, purché alieno. Del resto, su questo pianeta contaminato non si poteva non tentare un esperimento: selezionare una decina di scrittori , affermati futuri tali, e far di loro in forma di breve racconto quanto tutti, bene o male, pensiamo. Che in tempi di rapporti umani grotteschi, quello sessuale, rapporto intimo e totale per eccellenza, rischia di divenire il momento della massima alienazione. E che in una società come la nostra, che sembra da noi richiedere sempre qualcosa che non siamo, e fregarsene del nostro vero io, la metafora letteraria più azzeccata e praticabile è appunto questa: pensare al sesso in altri mondi, in altri tempi, in altri spazi.
E dentro ci stanno benissimo le tematiche della comunicazione globale, della cibernetica, della realtà virtuale (cioè la realtà che ci sfugge di mano). Intanto, il presente ci abitua a cambiamenti tanto repentini delle nostre abitudini che mentre accade è già futuro. L’antologia affronta tutti i temi che caratterizzeranno, presumibilmente, l’erotismo del nuovo millennio: dal sesso telematico, presente in ogni sua forma possibile (dalle macchine che permettono di fare sesso coi divi di Hollywood, alle “amanti virtuali”, ultima estensione del Tamagotchi) al contatto, naturalmente erotico, con esseri di altri pianeti, di ogni forma e dimensione.
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📚 I racconti di Elena Soprano
Sesso Alieno edizioni ES
Incipit
Senza alcun peso specifico
Era qualcosa di denso e scuro, ma non si confondeva con la notte per via del suo odore. Lasciava un alone color cobalto, fluorescente a tratti, pulsante. Era stato di una donna, e poi era appartenuto ai maschi, tutti quelli incontrati per necessità, per sfizio o per caso, che consideravano la donna una faccenda troppo ingombrante per essere presa anche solo temporaneamente in gestione.
Non chiedevano in fondo molto, gli uomini. Soltanto qualcosa di lei, una piccola parte, quella parte che proprio la femmina trascurava di più, che teneva nascosta a tutti come un figlio non voluto e deforme e a cui non concedeva mai un segno di affetto, mai un a tenerezza se non di nascosto r in un posto al buio, quasi per caso.
(…..)
Erano sessi liberi e autonomi, Potevano emettere un lievissimo bagliore per milioni di anni, o starsene al buio per poi accendersi all’improvviso e trasformarsi in una vulva stellare fagocitante, estesa per centinaia di migliaia di chilometri. Al massimo dello spasimo per non essere riuscita a fagocitare niente, qualcuna fagocitava se stessa per poi spegnersi lentamente, divenendo buco invisibile nel nero pronto a inghiottire qualsiasi altra cosa gli fosse passata vicino: piccoli mondi appartenuti a viventi, valanghe di asteroidi, braccia di galassie minori, e tutte quelle vulve giovani, ingenue e vanitose che si riposavano al buio dimenticandosi di mettere a dormire anche il loro bagliore. Nello spazio i buchi galleggiavano ovunque. Spesso dentro buchi grandi c’erano buchi più piccoli e la sensazione di un universo come ultimo buco si insinuava nelle vulve più evolute.

(Da Sesso Alieno)
📚 I racconti di Elena Soprano
Elena Soprano Libri 
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